Momo – recensione
Oggi vi parliamo di Momo, un nuovo volume edito da Tunué. Momo è una bambina che vive le sue giornate in un piccolo villaggio di pescatori della Francia del nord insieme alla sua simpatica nonnina. La storia parla di attesa, attesa che Momo vive costantemente guardando l’orizzonte della Manica in cerca della nave del padre, partito per la stagione della pesca. Quella che leggerete è una storia emozionante nella sua semplicità di vita quotidiana. Torneremo bambini, per 176 pagine, di quando i nostri genitori ci lasciavano dai nonni e dovevamo in qualche modo passare il tempo. Faremo nuove amicizie, scopriremo la nascita di nuovi amori e affronteremo il dolore. Tutto questo insieme a Momo, che ci commuoverà grazie alla bravura di Jonathan Garnier e Rony Hotin.
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Secondo LEI
Perché leggerlo
È una favola di quelle belle, che ti lasciano dentro qualcosa. I disegni sono dolci come un vecchio cartone giapponese, stile Conan o Ponyo. Rony Hotin, animatore Disney, fa notare la sua bravura, raccontando con pochi e semplici tratti l’essenza della storia.
Perché non leggerlo
Non c’è un vero motivo per non leggerlo. È una storia semplice, con qualche colpo di scena naturale come la vita.
Conclusione
Da leggere e tenere come un diario d’infanzia.
Secondo LUI
Perché leggerlo
Nasce tutto da una vecchia fotografia di una bambina giapponese. Da qui l’ispirazione dei due autori per raccontare una favola moderna, che ci vuole insegnare qualcosa: per crescere, a volte, dobbiamo imparare a perdere qualcosa.
Perché non leggerlo
Se cercate una storia fantastica, d’azione o un giallo, questo non è il graphic novel che fa per voi.
Conclusione
Dovete leggerlo come si guardano delle vecchie fotografie.
Anno: 2020
Edito: Tunué
Pagine: 176 a colori
Genere: Graphic Novel
Autori: Jonathan Garnier e Rony Hotin