Stranger Things – recensione

Stranger Things è una serie tv che è un tuffo negli anni ’80.
Conoscete Dungeons & Dragons, il gioco di ruolo? No?? Male! Invece i quattro ragazzi protagonisti di questa serie lo conoscono benissimo. Nella vita di tutti i giorni sono dei semplici studenti che frequentano la scuola di Hawkin, in Indiana, ma la sera diventano Mike il Master (Finn Wolfhard), Dustin il Ladro (Gaten Matarazzo ), Lucas il Combattente (Caleb McLaughlin) e Will il Mago (Noah Schnapp), alle prese con la loro campagna di gioco ed il boss finale, il Demogorgone!
La loro vita trascorre tranquilla tra banchi di scuola e le sessioni di gioco nel seminterrato di Mike, finché un giorno il loro amico, Will, scompare inspiegabilmente! Nel cercarlo in giro per la contea, Mike, Lucas e Dustin s’imbattono in Undici (Millie Bobby Brown), una ragazzina della loro stessa età, fuggita da un laboratorio segreto.
La loro vita inizia pian piano ad intrecciarsi con quella di D&D quando Undici, dotata di poteri soprannaturali, rivela loro che Will è finito in un’altra dimensione chiamata “sottosopra”, popolata da creature mostruose simili al Demogorgone.
Inizia così la loro avventura per riportare indietro Will, ma attenzione! A rendere le cose difficile c’è un Demogorgone che si aggira già per la contea di Hawkins!
A dar manforte ai nostri eroi ci saranno: la madre di Will (Winona Ryder), il fratello maggiore (Charlie Heaton) , la sorella di Mike (Natalia Dyer), l’amico Steve (Joe Keery) e lo sceriffo della contea, Jim Hopper (David Harbour)!

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