Glass – recensione
M. Night Shyamalan ci piace. È uno di quei registi che quando ha una storia da raccontare se la scrive, la produce e la dirige, tutto da solo. E questo, ad oggi, è un qualcosa di veramente ammirevole. Non scendi a compromessi, non cerchi approvazione, ma vuoi semplicemente raccontare una storia.
Glass è il terzo film di una serie nata nel 2000 con Unbreakable – Il predestinato, dove David Dunn (Bruce Willis) è un tranquillo padre di famiglia il quale scopre dopo un incidente ferroviario di essere super forte ed indistruttibile. All’epoca (si, quasi 20 anni fa) i film di supereroi come li conosciamo oggi ancora dovevano nascere, sono gli anni di Batman e Robin, il primo X-man, Blade e Spawn. Il film era molto lento, non c’era azione, e si basava tutto su un’idea: e se i supereroi fossero esistiti davvero nel mondo reale?
Dopo 16 anni, Shyamalan torna con Split, dove James McAvoy interpreta Kevin, uno psicopatico con un disturbo dissociativo dell’identità. Al suo interno convivono 23 personalità diverse, le quali sono apparentemente innocue, fino a quando non evocano la ventiquattresima, la bestia, un essere super forte ed indistruttibile. Vi ricorda niente? Si, alla fine del film capiamo che Split è ambientato nello stesso mondo di Unbreakable.
I primi due possono essere visti come stand alone, ma Glass, è il vero e proprio seguito dei due precedenti.
Mr Glass è Samuel L. Jackson, visto 20 anni prima in Unbreakable, ora rinchiuso in un manicomio insieme a Kevin e David. Insieme a loro capiremo se tutto quello che abbiamo visto in questi anni è frutto della loro pazzia o la semplice realtà, e cioè che le persone dotate di super poteri camminano in mezzo a noi.
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Secondo LEI
Perché vederlo
Ci sono i supereroi e James McAvoy che passa tutto il film a petto nudo, può bastare?
A parte gli scherzi (nemmeno troppo), Glass è un bel film di azione, senza troppa azione. Un bel thriller, senza le musiche che ti fanno saltare dalla sedia. La trama dà un valore aggiunto ai fumetti, rendendoli parte della storia umana!
Perché non vederlo
Per capire Glass devi vederti un film super lento come Unbreakable ed uno ansioso come Split, e questo non aiuta granché.
Forse anche questo film è un po’ lento a tratti, qualche scazzottata in più non avrebbe fatto male (a petto nudo, ovviamente).
Conclusione
Da vedere, quantomeno come conclusione degli altri due film di M. Night Shyamalan.
Secondo LUI
Perché vederlo
Se ti è piaciuto Unbreakable, è una degna conclusione della saga. Shyamalan ha creato con Glass un nuovo universo, interessante e maturo. Non ti aspetti mai che qualcuno indossi una tuta in spandex, e questo crea atmosfere serie e molto (forse troppo) reali.
Perché non vederlo
Film interessante ma purtroppo, come per i precedenti, un po’ troppo sottotono rispetto ai film di supereroi a cui siamo abituati. Non osa mai, e si intuisce il poco budget a disposizione. Il film è ambientato quasi completamente in un manicomio il quale non è poi nemmeno così caratteristico.
Alcune scene parlate sono davvero troppo lunghe, anche se i dialoghi sono ben scritti.
Conclusione
Da vedere, per concludere un ciclo creato tanti anni fa. Ma da vedere anche per guardare i super poteri sotto un altro occhio, una piccola parantesi tra i famosi film Marvel.
Anno: 2019
Durata: 128”
Genere: Drammatico – Fantascienza – Thriller
Regia: M. Night Shyamalan
Cast: James McAvoy, Bruce Willis, Samuel L. Jackson